FIGLINE-INCISA, FIESOLE-VAGLIA, PDL: "MEGLIO LA FUSIONE"
Data pubblicazione
15/06/2011 18:23:45
Il capogruppo del Pdl in Provincia di Firenze Samuele Baldini vorrebbe "seriamente affrontare la questione della fusione dei Comuni in rispetto dei principi costituzionali e dell’effettiva riduzione di spesa pubblica che ne dovrebbe derivare, a fronte di una maggiore efficacia ed efficienza nei servizi erogati all’utenza, e lo farò anticipando che presenterò in Consiglio Provinciale una mozione come atto di indirizzo”. Baldini entra nel dettaglio. Visto che "il Sindaco Nocentini di Figline Valdarno aveva nel proprio programma elettorale, come suggerito da quello del Popolo della libertà, l’ipotesi di Fusione tra i Comuni di Figline ed Incisa Valdarno, e vista l’attualità delle posizioni del Sindaco Incatasciato di Fiesole quando invece parla di Unione di Comuni allo studio di fattibilità, pensando ad una condivisione di servizi tra il Comune di Fiesole ed il Comune di Vaglia, sebbene quest’ultimo decentrato e vicino più al Mugello rispetto all’area Fiorentina, attorno alla quale ruoterebbe la Città di Fiesole, credo opportuno che la Provincia faccia la sua parte come ente di coordinamento territoriale". La mozione che "presenterò in Consiglio sarà diretta a scuotere le coscienze politiche e promuovere l’azione del provincia per facilitare ed accelerare tale percorso, sempre che non si sveli che questa proposta anziché partorita da idee concrete, non fosse invece l’input per uno slogan elettorale fine a se stesso, considerando anche il fatto che, ormai da qualche mese, il nostro ente è uno dei principali attori nella discussione e nella elaborazione di un progetto di ridefinizione dei propri confini amministrativi: Area o Città Metropolitana".
"Credo che – ribadisce Baldini – visto anche il particolare momento di difficoltà per i Comuni, i cittadini e le imprese, la risposta migliore sia non tanto aggiungere qualcosa a ciò che già esiste (nel caso dell’Unione dei Comuni) quanto piuttosto concretizzare quel percorso di efficacia amministrativa che può nascere solo nel solco della volontà del legislatore nazionale e della Costituzione, e che possa portare alla fusione degli enti locali".
“E’ chiaro – conclude ed ammonisce Baldini – che non si possa e debba parlare di ipotesi di Unione fra Comuni per creare nuove Entità locali e legittimare così l’aumento di livelli decisionali e gestionali ma che dai 44 Comuni della Provincia di Firenze, viste anche le dichiarazioni dei Sindaci di Centrosinistra, sia necessario “scendere” nel numero, e si debba così declinare la semplificazione amministrativa sposando l’ipotesi di una fusione che produca una maggiore operosità ed operatività della 'macchina' comunale in linea con i presupposti costituzionali ma nel rispetto delle esigenze dei cittadini”.
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16/06/2011 ore 16:45 Sig. Renzi, la qualità principale che Le riconosco è certamente la capacità di incassare i colpi senza lasciar vedere i segni; e Lei di cicatrici deve averne molte.
Colgo l’occasione per approfittare della Sua pazienza e raccontarle una storia tratta da “ Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupèry” dalla quale le chiedo cortesemente di trarre la morale:
“Il quinto pianeta era molto strano. Vi era appena il posto per sistemare un lampione e l’uomo che l’accendeva. Il piccolo principe non riusciva a spiegarsi a che potessero servire, spersi nel cielo, su di un pianeta senza case, senza abitanti, un lampione e il lampionaio.
Eppure si disse: “forse quest’uomo è veramente assurdo.Però è meno assurdo del re, del vanitoso, dell’uomo d’affari e dell’ubriacone. Almeno il suo lavoro ha un senso. Quando accende il suio lampione, è come se facesse nascere una stella in più, o un fiore. Quando lo spegne addormenta il fiore o la stella. E’ una bellissima occupazione, ed è veramente utile, perché è bella”.
Salendo sul pianeta salutò rispettosamente l’uomo: “ buon giorno. Perché spegni il tuo lampione?” – “ E’ la consegna”, rispose il lampionaio. “Buon giorno”.
“Che cos’è la consegna?”
“E’ di spegnere il mio lampone. Buona sera”.
E lo riaccese.
“ E adesso perché lo riaccendi?”
“E’ la consegna”.
“Non capisco”, disse il piccolo principe.
“Non c’è nulla da capire”, disse l’uomo, “la consegna è la consegna. Buon giorno”. E spense il lampione.
Poi si asciugò la fronte con un fazzoletto a quadri rossi.
“Faccio un mestiere terribile. Una volta era ragionevole. Accendevo al mattino e spegnevo alla sera, e avevo il resto del giorno per riposarmi e il resto della notte per dormire..”
“E dopo di allora è cambiata la consegna?”
“La consegna non è cambiata”, disse il lampionaio, “ è proprio questo il dramma. Il pianeta di anno in anno ha girato sempre più in fretta e la consegna non è stata cambiata!”
……omississ…
Il piccolo principe lo guardò e senti improvvisamente di “amare” questo uomo che era cosi fedele alla sua consegna.
….omissis..
Quest’uomo, si disse il piccolo principe, continuando il suo viaggio, quest’uomo sarebbe disprezzato da tutti gli altri, dal re, dal vanitoso, dall’ubriacone, dall’uomo d’affari. Tuttavia è il solo che non mi sembri ridicolo. … omissis ….. Questo è il solo di cui avrei potuto farmi un amico. Ma il suo pianeta è veramente troppo piccolo, non cè posto per due…. “
Sig. Renzi, compri il libro, ne vale la pena. Mi creda.
18/06/2011 ore 15:08 Caro James, dopo che mi son calmato perchè insiste a chiamarci fascisti, e le assicuro... se mi passa la battuta che io non uso neanche le fascine, ma il pellet per riscaldarmi; la ringrazio la ringrazio veramente per avermi proposto la lettura del racconto, che ricordavo a malapena; sono andato subito a rileggermelo, perchè lo ammetto lo avevo solo scorso in parte, e per dare giudizzi occorre conoscerle a fondo le cose (a mio giudizio), e mi ha stupito vedere come realmente assume una luce nuova se accostato alle vicende dei nostri comuni.
Il povero lampionaio, infatti, è vittima di un sistema più grande di lui, un sistema che ne calpesta la personalità e la dignità. Esso assomiglia molto a quei poveri cittadini, vittime di un sistema iniquo di tariffazione e di erogazione dei servizi, che faticano a far sentire la loro voce: il sindaco o l'assessore di turno, cioè il Re della favola, non si cura minimamente di quali siano le reali esigenze del suddito, ma si limita solo a fargli eseguire la "consegna", e cioè pagare e pagare.
Ma questo racconto mi ha fatto tornare alla mente un altro lampionaio, digerito con fatica a scuola, ma bellissimo, quello del racconto di Pirandello (gliene raccomando la lettura, ne vale la pena), inoltre la prego non attacchiamoci con le citazioni, perchè spesso la morale può essere vista in più modi, un cantante in un suo testo cantava "da dove guardi il mondo tutto dipende... "
Appuntamento alla "Biblioteca Gilberto Rovai" per la quinta edizione per la rassegna nata per favorire e diffondere la lettura. Appuntamento per sabato 26 e domenica 27 ottobre